Post by NorbyPost by Erg Frast (lab)voi il PARE è partito o è lettera morta?
In che senso?
La norma UNI/TR 11347:2010 che specifica come redigere il Programma
Aziendale di Riduzione dell'Esposizione (PARE) al rumore è in vigore dal
gennaio 2010. Ma come al solito è una norma tecnica e non cogente pertanto
chi ritiene utile applicarla lo fà, altrimenti scrive come crede. Poi in
caso di contestazione dovrà dimostrare i criteri seguiti.
A me PARE che però nel 90% (e sono buono) dei casi sia improponibile. Chi
fa la fonometria o meglio la valutazione del rischio rumore non ha anche
un incarico al piano di bonifica, ne tantomeno alla Direzione Lavori o
alla definizione del cronoprogramma degli interventi di miglioramento. Al
massimo può identificare le aree di lavoro a maggior rischio al fine della
loro delimitazione/segnalazione/restrizione all accesso, così come
richiesto dalla normativa (fonomappa) e dare qualche indicazione sugli
interventi tecnici e organizzativi da adottare. Starà poi all'azienda
definire il PARE (stabilendo chi fa che cosa, quando e con quali mezzi).
Premesso che mi occupo di igiene del lavoro solo marginalmente, fino ad ora
non sono ancora riuscito a fare un PARE (forse dovrei dire per fortuna).
Opero nel nord-ovest e ho a che fare con aziende medio-piccole, spesso con
le amministrazioni locali.
Sono abbastanza daccordo con quanto dici, tranne che per una cosa: ritengo
che nella redazione del PARE e nella sua attuazione il tecnico acustico
abbia una parte non marginale, o meglio dovrebbe averla. Sono richieste
valutazioni di merito, come stime dei livelli attesi e piani di monitoraggio
che non possono competere ad altri.
In generale si tratta di un documento molto vincolante, che se fatto
seriamente inchioda l'azienda con le spalle al muro. Difficile che
un'azienda si inchiodi da se.
EF