Discussione:
Addetti antincendio Casa di riposo
(troppo vecchio per rispondere)
Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi
2010-07-07 22:43:40 UTC
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Gentilissimi tutti,
sono da qualche mese RSPP di una casa di riposo e mi capita questo caso che
comunque penso sia abbastanza comune dappertutto:
sto riorganizzando il Piano di evacuazione in caso di pericolo grave ed
immediato coinvolgendo la Protezione civile, Pubbliche assistenze varie
ecc.
In orario notturno ( dalle 00 alle 6.00) è presente nella struttura solo
personale di cooperativa (2 addetti) che variano spesso e non tutti sono in
possesso di corso di Prev. Incendi livello alto e quindi ad oggi non siamo
in regola con la norma e più che altro non posso organizzare a dovere il
piano di emergenza.
Vorrei aggiungere una clausola sul contratto di appalto che imponga alla
cooperativa la fornitura di persone che siano sempre le stesse, farei loro
fare il corso di formazione a nostro carico e le addestrerei per affrontare
le situazioni di emergenza.
Qualcuno ha già avuto esperienze simili?
Grazie in anticipo a tutti quelli che mi risponderanno.
Roberto Parodi
aLUCArd
2010-07-08 15:08:17 UTC
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Post by Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi
In orario notturno ( dalle 00 alle 6.00) è presente nella struttura solo
personale di cooperativa (2 addetti) che variano spesso e non tutti sono
in possesso di corso di Prev. Incendi livello alto e quindi ad oggi non
siamo in regola con la norma e
Oddio, rischio alto in una casa di riposo mi sembra un po' eccessivo...al
massimo rischio medio, corso B DM 10/03/1998 da 8 ore. La formazione può
essere erogata anche da un consulente formatore privato in 1-2 giorni e la
spesa è modesta, non credo che per la cooperativa sia un grosso problema
formare anche una decina di persone...

aLUCArd
VDG
2010-07-09 08:24:36 UTC
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Post by aLUCArd
Post by Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi
In orario notturno ( dalle 00 alle 6.00) è presente nella struttura solo
personale di cooperativa (2 addetti) che variano spesso e non tutti sono
in possesso di corso di Prev. Incendi livello alto e quindi ad oggi non
siamo in regola con la norma e
Oddio, rischio alto in una casa di riposo mi sembra un po' eccessivo...al
massimo rischio medio, corso B DM 10/03/1998 da 8 ore. La formazione può
essere erogata anche da un consulente formatore privato in 1-2 giorni e la
spesa è modesta, non credo che per la cooperativa sia un grosso problema
formare anche una decina di persone...
aLUCArd
Ricordo che gli alberghi sono sempre considerati a rischio alto di incendio.
Sarà così anche per le case di riposo?
Enzo.
giorgio
2010-07-09 09:56:35 UTC
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Post by VDG
Post by aLUCArd
Post by Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi
In orario notturno ( dalle 00 alle 6.00) è presente nella struttura
solo personale di cooperativa (2 addetti) che variano spesso e non
tutti sono in possesso di corso di Prev. Incendi livello alto e
quindi ad oggi non siamo in regola con la norma e
Oddio, rischio alto in una casa di riposo mi sembra un po'
eccessivo...al massimo rischio medio, corso B DM 10/03/1998 da 8 ore.
La formazione può essere erogata anche da un consulente formatore
privato in 1-2 giorni e la spesa è modesta, non credo che per la
cooperativa sia un grosso problema formare anche una decina di persone...
aLUCArd
Ricordo che gli alberghi sono sempre considerati a rischio alto di incendio.
Sarà così anche per le case di riposo?
Enzo.
controllerei che dice la norma....
aLUCArd
2010-07-09 10:23:32 UTC
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Post by giorgio
Post by VDG
Ricordo che gli alberghi sono sempre considerati a rischio alto di incendio.
Sarà così anche per le case di riposo?
Enzo.
controllerei che dice la norma....
Ha ragione. L'Allegato IX al DM 10/03/1998 considera a rischio elevato gli
alberghi con più di 200 posti letto e le case di cura e riposo
indipendentemente dal numero di posti letto. Mi sembra un po' forte
(esistono case famiglia di 200mq e 4 anziani ospitati...), ma in effetti è
questa l'indicazione normativa.

aLUCArd
Stefano
2010-07-09 11:47:20 UTC
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Post by aLUCArd
Post by giorgio
Post by VDG
Ricordo che gli alberghi sono sempre considerati a rischio alto di incendio.
Sarà così anche per le case di riposo?
Enzo.
controllerei che dice la norma....
Ha ragione. L'Allegato IX al DM 10/03/1998 considera a rischio elevato gli
alberghi con più di 200 posti letto e le case di cura e riposo
indipendentemente dal numero di posti letto. Mi sembra un po' forte (esistono
case famiglia di 200mq e 4 anziani ospitati...), ma in effetti è questa
l'indicazione normativa.
aLUCArd
Il tutto è dovuto alla "ridotta capacità motoria" quindi problematiche
con l'evacuazione ecc.
Stesso discorso per asili nido e simili.

Stefano
Norby
2010-07-12 08:24:08 UTC
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Post by Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi
Vorrei aggiungere una clausola sul contratto di appalto che imponga alla
cooperativa la fornitura di persone che siano sempre le stesse, farei loro
fare il corso di formazione a nostro carico e le addestrerei per
affrontare le situazioni di emergenza.
Qualcuno ha già avuto esperienze simili?
Ciao Roberto,
sono anch'io RSPP di alcune RSA e IPAB, qualcuna molto grossa (>500 dip).
Il caso da Te presentato è piuttosto comune: la copertura degli addetti AEE
in particolare durante il turno notturno (22.00 - 6.00).
La normativa principale per una corretta VdR incendio è costituita oltre al
DM 10/03/98 anche dal DM 18/09/2002 e dalla Circolare n° 4 del 1 marzo 2002.
Correttamente le case di riposo sono a rischio Elevato (non le case alloggio
o altro che hanno un codice ATECO diverso).
In effetti è sufficiente fare una ricerca per accorgersi che ogni caso di
incendio anche non grave (in Italia circa 2-3 l'anno) comporta spesso
intossicazioni mortali.
Una volta eseguita la VDR vien da sé anche il PEE e il fabbisogno di
addetti.
In genere visto il basso numero di addetti in relazione al n° di ospiti non
autosufficienti (vedasi cir. 4/2002), si nomina TUTTI i lavoratori notturni
addetti AEE.
Qualche volta mi è successo di dover richiedere la presenza di un addetto in
più; cosa questa molto costosa perché ogni nuova posizione comporta la
partecipazione di 3 lavoratori (copertura complessiva in un'anno).
Nei contratti d'appalto per la fornitura di personale ormai da diversi anni
ho fatto inserire una clausola per quanto riguarda anche questo aspetto con
gli oneri quasi sempre a carico della cooperativa o suddivise secondo
capitolato, anche perché sono piuttosto elevate.
Bye
Francesco Cuccuini
2010-07-12 08:37:31 UTC
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On 8 Lug, 00:43, "Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi"
Post by Studio Tecnico Per. Ind. Roberto Parodi
Gentilissimi tutti,
sono da qualche mese RSPP di una casa di riposo e mi capita questo caso che
sto riorganizzando il Piano di evacuazione in caso di pericolo grave ed
immediato coinvolgendo la  Protezione civile, Pubbliche assistenze varie
ecc.
In orario notturno ( dalle 00 alle 6.00) è presente nella struttura solo
personale di cooperativa (2 addetti) che variano spesso e non tutti sono in
possesso di corso di Prev. Incendi livello alto e quindi ad oggi non siamo
in regola con la norma e più che altro non posso organizzare a dovere il
piano di emergenza.
Vorrei aggiungere una clausola sul contratto di appalto che imponga alla
cooperativa la fornitura di persone che siano sempre le stesse, farei loro
fare il corso di formazione a nostro carico e le addestrerei per affrontare
le situazioni di emergenza.
Qualcuno ha già avuto esperienze simili?
Grazie in anticipo a tutti quelli che mi risponderanno.
Roberto Parodi
Il rischio incendio può essere medio o alto.
Se medio puoi erogare il corso con esame finale dei Vigili del Fuoco
(all. X punto l).
Se il rischio incendio é alto, corso ed esame finale devono essere
svolti dai Vigili del Fuoco.

Per esperienza personale ti consiglio di far erogare tutto ai Vigili
del Fuoco.

Cordiali saluti
Daniel
2010-07-12 13:09:10 UTC
Permalink
Post by Francesco Cuccuini
Il rischio incendio può essere medio o alto.
Se medio puoi erogare il corso con esame finale dei Vigili del Fuoco
(all. X punto l).
l'idoneità tecnica ai VVFF è necessaria per le attività a rischio elevato.
Post by Francesco Cuccuini
Se il rischio incendio é alto, corso ed esame finale devono essere
svolti dai Vigili del Fuoco.
E da quando il corso è obbligatorio seguirlo dai vigili del fuoco?!

Daniel
aLUCArd
2010-07-12 13:26:25 UTC
Permalink
Post by Daniel
Post by Francesco Cuccuini
Il rischio incendio può essere medio o alto.
Se medio puoi erogare il corso con esame finale dei Vigili del Fuoco
(all. X punto l).
l'idoneità tecnica ai VVFF è necessaria per le attività a rischio elevato.
Post by Francesco Cuccuini
Se il rischio incendio é alto, corso ed esame finale devono essere
svolti dai Vigili del Fuoco.
E da quando il corso è obbligatorio seguirlo dai vigili del fuoco?!
Quoto Daniel.

aLUCArd
">[ale]
2010-07-12 13:50:40 UTC
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Norby
2010-07-12 17:08:33 UTC
Permalink
Post by ">[ale]
Mi pare stiate facendo un po' di confusione...
Concordo
Post by ">[ale]
Le aziende possono essere a rischio basso, medio o elevato.
Rischio elevato: soggette a legge seveso o per esempio ospedali, fabbriche
di esplosivi, uffici/scuole con + di 1000 persone presenti;
Rischio medio: aziende soggette a controllo VVF o cantieri dove si usano
fiamme libere non all'aperto;
Rischio basso: tutte le altre.
Questa forse è un'esemplificazione. La valutazione spetta comunque al Datore
di Lavoro attraverso il DVR che conterrà (si spera) anche i criteri adottati
nella valutazione del rischio, l'identificazione dei pericoli, l'analisi dei
fattori di rischio e la stima delle possibili conseguenze. Di ausilio a
questo compito oltre al DM 10/03/98 vi sono le regole di prevenzione incendi
e una "montagna" di altra normativa tecnica (a seconda dell'attività, degli
impianti presenti, ecc.) a partire dall'ex circolare 91/1961 che forniva già
un interessante algoritmo.
Nel caso specifico l'allegato IX al DM 10/03/1998 ha posto dei precisi
limiti normativi ad alcune attività.
Post by ">[ale]
... CUT
Presso i VVF si consegue l'attestatto, non si frequenta necessariamente il
corso.
Quoto.
">[ale]
2010-07-13 09:46:32 UTC
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Post by Norby
Post by ">[ale]
Mi pare stiate facendo un po' di confusione...
Concordo
Post by ">[ale]
Le aziende possono essere a rischio basso, medio o elevato.
Rischio elevato: soggette a legge seveso o per esempio ospedali, fabbriche
di esplosivi, uffici/scuole con + di 1000 persone presenti;
Rischio medio: aziende soggette a controllo VVF o cantieri dove si usano
fiamme libere non all'aperto;
Rischio basso: tutte le altre.
Questa forse è un'esemplificazione. La valutazione spetta comunque al Datore
di Lavoro attraverso il DVR che conterrà (si spera) anche i criteri adottati
nella valutazione del rischio, l'identificazione dei pericoli, l'analisi dei
fattori di rischio e la stima delle possibili conseguenze. Di ausilio a
questo compito oltre al DM 10/03/98 vi sono le regole di prevenzione incendi
e una "montagna" di altra normativa tecnica (a seconda dell'attività, degli
impianti presenti, ecc.) a partire dall'ex circolare 91/1961 che forniva già
un interessante algoritmo.
Nel caso specifico l'allegato IX al DM 10/03/1998 ha posto dei precisi
limiti normativi ad alcune attività.
Si torna alla dicussione affrontata qualche tempo fa del caso di un
magazzino >1000 mq di materiali incombustibili...
Se leggi l'allegato I lo classifichi come rischio basso, se leggi
l'allegato IX come rischio medio in quanto attività 88...
...ed io continuo a pensare che sia da classificarsi a rischio medio,
nonostante la Valutazione dei Rischi.
Norby
2010-07-13 23:21:56 UTC
Permalink
Post by ">[ale]
...ed io continuo a pensare che sia da classificarsi a rischio medio,
nonostante la Valutazione dei Rischi.
Mi sembra normale, un conto è il risultato della VdR incendio altra cosa
sono gli adempimenti di legge (italiana), pensa ad esempio ad un ufficio con
15/20 dip e un archivio da 8/9t (att. 43) già in regola con il DM 22
febbraio 2006, quindi compartimentato e magari con un impianto di
rilevazione: qualsiasi algoritmo si utilizzi darà complessivamente sempre
rischio basso, mentre ai fini normativi si dovrà trattare come fosse a
rischio medio. Purtroppo la stortura nasce dallo scontro di 2 concezioni
diverse di fare prevenzione: quella prescrittiva, puntuale e specifica ma
anche semplificativa degli anni '50 a quella valutata e totale introdotta
con il nuovo approccio delle Direttive Comunitarie. Nello specifico è un
problema solo italiano visto che sono qui da noi esiste il CPI.
dr.A
2010-07-14 15:08:01 UTC
Permalink
Buon pomeriggio, sono anche io RSPP esterno presso una casa di riposo e
ho appena potenziato il numero degli addetti (rischio elevato)
richiesto alla coop. la fornitura di personale formato per coprire l
notte.
la mia domanda è relativa all'esercitazione di evacuazione.
personalmente ne ho organizzata una "parziale", che ha visto i
coinvoilgimento di parte degli edifici e personale.
ma mi chiedo, come simulare al meglio una prova tenendo presente l
presenza di ospiti in carrozzina e cmq non autosufficienti?

grazie per la risposta..

--
dr.
-----------------------------------------------------------------------
dr.A > Profilo > http://www.nntp.it/member.php?userid=233
Vai all'articolo > http://www.nntp.it/showthread.php?t=253392

Articolo inviato da www.nntp.i
Norby
2010-07-15 14:33:28 UTC
Permalink
ma mi chiedo, come simulare al meglio una prova tenendo presente la
presenza di ospiti in carrozzina e cmq non autosufficienti?
Ciao dr.A(?)
non so cosa voglia dire per te "parziale".
Di prove ne ho organizzate molte, anche con la partecipazione di squadre di
VVF ed evacuazione da autoscala.
Comunque sia si coinvolge solo un reparto o un piano, anche perchè, come
raccomandato, si cerca di recare il minor disturbo possibile agli ospiti.
Normalmente si utilizza un fine turno per avere più personale: parte infatti
farà da "disabile a letto" e parte da soccorritore.
Importante è la preparazione prima (costruzione di un psicodramma) per
accentuare le criticità e creare partecipazione attiva. Spesso uso delle
smoking machine per accentuare le difficoltà.
Infine importante è il feedback finale con l'analisi delle n.c. emerse e in
particolare i tempi di evacuazione totalizzati.
Se ben realizzate ci si rende conto del perchè sono a rischio elevato e
degli svarioni dei progettisti.
giorgio
2010-07-15 16:20:00 UTC
Permalink
Post by Norby
ma mi chiedo, come simulare al meglio una prova tenendo presente la
presenza di ospiti in carrozzina e cmq non autosufficienti?
Ciao dr.A(?)
non so cosa voglia dire per te "parziale".
Di prove ne ho organizzate molte, anche con la partecipazione di squadre di
VVF ed evacuazione da autoscala.
Comunque sia si coinvolge solo un reparto o un piano, anche perchè, come
raccomandato, si cerca di recare il minor disturbo possibile agli ospiti.
Normalmente si utilizza un fine turno per avere più personale: parte infatti
farà da "disabile a letto" e parte da soccorritore.
Importante è la preparazione prima (costruzione di un psicodramma) per
accentuare le criticità e creare partecipazione attiva. Spesso uso delle
smoking machine per accentuare le difficoltà.
Infine importante è il feedback finale con l'analisi delle n.c. emerse e in
particolare i tempi di evacuazione totalizzati.
Se ben realizzate ci si rende conto del perchè sono a rischio elevato e
degli svarioni dei progettisti.
a proposito: ma qualcuno agli architetti glielo dice che nelle loro
costruzioni poi la gente ci deve vivere e lavorare?
spesso mi viene il dubbio che vivano in un mondo proprio.
L'ultima è una scala di un ufficio direzionale che collega due piani
dell'ufficio: senza ringhiera sul lato aperto e senza corrimano, gradini
di granito rosso lucidi a specchio e alimentazioni elettriche volanti
alle appliques con cavi a spirale esteticamente stesi a "corda molle"
lungo le pareti (ovviamente, i cavi escono tra il muro e la mostrina
metallica dell'interruttore).
Che gli dico al professionista che mi ha incaricato di valutare i rischi
e che all'ipotesi di adeguare la scala nemmeno ci pensa? e che ha una
certificazione dell'impiantista che dice che l'impianto è a norma?
Notizia saputa da radioscarpa mi dice che l'architetto è sua moglie.
Francesco Cuccuini
2010-07-19 08:03:44 UTC
Permalink
Post by giorgio
Post by Norby
ma mi chiedo, come simulare al meglio una prova tenendo presente la
presenza di ospiti in carrozzina e cmq non autosufficienti?
Ciao dr.A(?)
non so cosa voglia dire per te "parziale".
Di prove ne ho organizzate molte, anche con la partecipazione di squadre di
VVF ed evacuazione da autoscala.
Comunque sia si coinvolge solo un reparto o un piano, anche perchè, come
raccomandato, si cerca di recare il minor disturbo possibile agli ospiti.
Normalmente si utilizza un fine turno per avere più personale: parte infatti
farà da "disabile a letto" e parte da soccorritore.
Importante è la preparazione prima (costruzione di un psicodramma) per
accentuare le criticità e creare partecipazione attiva. Spesso uso delle
smoking machine per accentuare le difficoltà.
Infine importante è il feedback finale con l'analisi delle n.c. emerse e in
particolare i tempi di evacuazione totalizzati.
Se ben realizzate ci si rende conto del perchè sono a rischio elevato e
degli svarioni dei progettisti.
a proposito: ma qualcuno agli architetti glielo dice che nelle loro
costruzioni poi la gente ci deve vivere e lavorare?
spesso mi viene il dubbio che vivano in un mondo proprio.
L'ultima è una scala di un ufficio direzionale che collega due piani
dell'ufficio: senza ringhiera sul lato aperto e senza corrimano, gradini
di granito rosso lucidi a specchio e alimentazioni elettriche volanti
alle appliques con cavi a spirale esteticamente stesi a "corda molle"
lungo le pareti (ovviamente, i cavi escono tra il muro e la mostrina
metallica dell'interruttore).
Che gli dico al professionista che mi ha incaricato di valutare i rischi
e che all'ipotesi di adeguare la scala nemmeno ci pensa? e che ha una
certificazione dell'impiantista che dice che l'impianto è a norma?
Notizia saputa da radioscarpa mi dice che l'architetto è sua moglie.
...gli dici che che c'é un rischio e glielo rammenti periodicamente,
se sei anche RSPP e/o consulente.
:-)
giorgio
2010-07-19 08:27:45 UTC
Permalink
Post by Francesco Cuccuini
Post by giorgio
Post by Norby
ma mi chiedo, come simulare al meglio una prova tenendo presente la
presenza di ospiti in carrozzina e cmq non autosufficienti?
Ciao dr.A(?)
non so cosa voglia dire per te "parziale".
Di prove ne ho organizzate molte, anche con la partecipazione di squadre di
VVF ed evacuazione da autoscala.
Comunque sia si coinvolge solo un reparto o un piano, anche perchè, come
raccomandato, si cerca di recare il minor disturbo possibile agli ospiti.
Normalmente si utilizza un fine turno per avere più personale: parte infatti
farà da "disabile a letto" e parte da soccorritore.
Importante è la preparazione prima (costruzione di un psicodramma) per
accentuare le criticità e creare partecipazione attiva. Spesso uso delle
smoking machine per accentuare le difficoltà.
Infine importante è il feedback finale con l'analisi delle n.c. emerse e in
particolare i tempi di evacuazione totalizzati.
Se ben realizzate ci si rende conto del perchè sono a rischio elevato e
degli svarioni dei progettisti.
a proposito: ma qualcuno agli architetti glielo dice che nelle loro
costruzioni poi la gente ci deve vivere e lavorare?
spesso mi viene il dubbio che vivano in un mondo proprio.
L'ultima è una scala di un ufficio direzionale che collega due piani
dell'ufficio: senza ringhiera sul lato aperto e senza corrimano, gradini
di granito rosso lucidi a specchio e alimentazioni elettriche volanti
alle appliques con cavi a spirale esteticamente stesi a "corda molle"
lungo le pareti (ovviamente, i cavi escono tra il muro e la mostrina
metallica dell'interruttore).
Che gli dico al professionista che mi ha incaricato di valutare i rischi
e che all'ipotesi di adeguare la scala nemmeno ci pensa? e che ha una
certificazione dell'impiantista che dice che l'impianto è a norma?
Notizia saputa da radioscarpa mi dice che l'architetto è sua moglie.
...gli dici che che c'é un rischio e glielo rammenti periodicamente,
se sei anche RSPP e/o consulente.
:-)
era una domanda pleonastica
dr.A
2010-07-19 08:05:11 UTC
Permalink
Grazie Norby,
per parziale intendevo, esattamente la modalità con la quale le ha
fatte tu, mi sembra, cioè che coinvolgano un singolo reparto ed
quello che ho fatto.
Forse ho usato un termine improprio.
Si è ipotizzato un principio di incendio in due aree diverse (cucine
lavanderie), alternando anche il personale che ha rilevat
l'emergenza.
Ho utilizzato il momento del cambio del turno per avere più personale
non è andata malissimo devo dire, quella di mesi fa.
In particolare è emerso un problema relativamente all'utilizzo dell
scala di emergenza antincendio, (con annessi "svarioni" dei citat
progettisti)...
Nessuno aveva a suo tempo considerato che sono necessarie carrozzin
predisposte per tali scale e questo è stato sicuramente motivo d
misure di miglioramento

--
dr.
-----------------------------------------------------------------------
dr.A > Profilo > http://www.nntp.it/member.php?userid=233
Vai all'articolo > http://www.nntp.it/showthread.php?t=253392

Articolo inviato da www.nntp.i
Norby
2010-07-19 22:17:21 UTC
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Norby
2010-07-12 16:45:03 UTC
Permalink
Post by Francesco Cuccuini
Se il rischio incendio é alto, corso ed esame finale devono essere
svolti dai Vigili del Fuoco.
Post by Francesco Cuccuini
Per esperienza personale ti consiglio di far erogare tutto ai Vigili
del Fuoco.

Personalmente ho svolto formazione per Addetti AEE a Rischio ELEVATO (non
alto!) per circa 500 persone ottenendo feedback agli esami presso i CPVVF di
gran lunga superiore a quelli ottenuti dagli stessi VVF. Io stesso 10 anni
fa, per giocattolare, ho svolto l'esame (e superato) per addetto a rischio
elevato con un attestato firmato da me medesimo!
giorgio
2010-07-13 09:18:41 UTC
Permalink
Post by Francesco Cuccuini
Post by Francesco Cuccuini
Se il rischio incendio é alto, corso ed esame finale devono essere
svolti dai Vigili del Fuoco.
Post by Francesco Cuccuini
Per esperienza personale ti consiglio di far erogare tutto ai Vigili
del Fuoco.
Personalmente ho svolto formazione per Addetti AEE a Rischio ELEVATO (non
alto!) per circa 500 persone ottenendo feedback agli esami presso i CPVVF di
gran lunga superiore a quelli ottenuti dagli stessi VVF. Io stesso 10 anni
fa, per giocattolare, ho svolto l'esame (e superato) per addetto a rischio
elevato con un attestato firmato da me medesimo!
ho fatto la medesima cosa decenni fa con la patente per i gas tossici;
sorrido ancora oggi a ricordare che la commissione di esami faceva le
domande utilizzando un mio canovaccio perchè nessuno di loro sapeva che
stavano chiedendo, tranne un ufficiale del VVF che si era portato un
vecchio autoprotettore a circuito chiuso smontato ma che gli ho rimesso
insieme io senza dare a vedere....
">[ale]
2010-07-13 09:32:41 UTC
Permalink
Post by Francesco Cuccuini
Post by Francesco Cuccuini
Se il rischio incendio é alto, corso ed esame finale devono essere
svolti dai Vigili del Fuoco.
Post by Francesco Cuccuini
Per esperienza personale ti consiglio di far erogare tutto ai Vigili
del Fuoco.
Personalmente ho svolto formazione per Addetti AEE a Rischio ELEVATO (non
alto!) per circa 500 persone ottenendo feedback agli esami presso i CPVVF di
gran lunga superiore a quelli ottenuti dagli stessi VVF. Io stesso 10 anni
fa, per giocattolare, ho svolto l'esame (e superato) per addetto a rischio
elevato con un attestato firmato da me medesimo!
ecco, anche io faccio corsi antincendio da ormai qualche anno, e
parlando con un ispettore dei VVF chiesi se c'era la possibilità di fare
l'esame per l'idoneità tecnica con un attestato firmato da me.
L'ispettore mi disse che dovevo sentire un collega e farmi fare un
attestato da lui, o frequentare il corso per cui sono docente...
m***@gmail.com
2018-03-09 10:43:09 UTC
Permalink
Buongiorno a tutti, sono da poco RSPP di una casa di cura avente 3 strutture, due delle quali date completamente in concessione di affitto a cooperative e solamente in una struttura hanno dato in appalto i servizi. In capo alla casa di cura i dipendenti sono solamente 2 operatori di ufficio. Gli operatori di cucina, gli inservienti, i manutentori, infermieri, medici, OSS... sono assunti e gestiti da una cooperativa di servizi. Sto per implementare il piano di evacuazione ed emergenze e mi chiedo: devo richiedere la formazione in materia antincendio (rischio alto) e emergenze direttamente alle cooperative operanti?
Continua a leggere su narkive:
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