Post by giorgioPost by NorbyBeh! Non proprio; comunicare al 118 dati sulla pressione sistolica e
diastolica può essere utile.
a fare cosa diamine se la persona ha solo 3-4 minuti di sopravvivenza!
tanti ne bastano per morire a una persona che è in arresto circolatorio
oppure solo in apnea
ma non scherziamo con le cose serie, per favore
Appunto. Non tutti i casi sono in arresto cardiorespiratorio, una persona
colpita da un "malore" (non diagnosticabile in quanto non si è medici) è
importante monitorarne le funzioni vitali anche strumentalmente e tra queste
la principale è la pressione circolatoria.
Post by giorgioPost by NorbyRiuscire a monitorare la pressione (quindi informare sull'andamento) può
fornire importanti dettagli al medico sul quadro clinico complessivo
Per farne cosa? per scrivere sul referto che i soccorsi sono giunti in
ritardo oppure che malgrado l'impegno non si è potuto impedire il decesso,
perché mentre misuri la pressione il tizio muore dissanguato oppure
asfissiato, intossicato, per arresto cardiaco, per quanto altro richiede
interventi rapidi e precisi?
Questo fa parte della formazione che si riceve. Nei 3 anni di volontario in
ambulanza (ma ho pure studi infermieristici ahimè non terminati), non mi è
mai passato per la testa, né ho mai visto fare o insegnare da altri
volontari, infermieri o medici di misurare, per prima cosa, la pressione a
una persona in evidente pericolo di morte. Mentre, se sei salito in
ambulanza, avrai notato che quasi sempre i medici esperti, durante il
trasporto in ambulanza, monitorizzano costantemente la pressione, per capire
se vi è un aggravamento delle condizioni generali della persona. Questa è
una buona prassi che si può fare anche in attesa di soccorsi esterni, una
volta che si è posta la persona in condizioni di relativa sicurezza. Ricordo
che le statistiche INAIL non tengono conto di quanti lavoratori
quotidianamente vengono colpiti da malore (termine generale che indica uno
stato al di fuori della norma). In questi casi l'unico dato rilevabile che
può indicare anche eventuali manovre all'addetto è appunto la pressione.
Così pure a una persona che ha subito ferite importanti, una volta che si è
provveduto a tamponare la fuoriuscita di sangue può essere importante
monitorarne le condizioni e riferirne il decorso ai soccorritori
professionisti (infermieri o medici) affinchè provvedano per il meglio. Così
pure si può fare per chi è rimasto asfissiato, intossicato, impalato, ha una
emoraggia interna (tra l'altro rilevabile soprattutto con la misura della
pressione sanguigna), ha subito un colpo di calore, un trauma cranico, un
ictus, un infarto. Ovvero una volta prestati i pochi soccorsi possibili
occorre monitorarne lo stato. Ma come già detto, per fare questo occorre
competenza ed esperienza. Il mio primo corso "infermieristico" risale al
1976. Se però ritieni che la mia competenza non sia affidabile parla di
questo argomento con un medico specializzato in primo e pronto soccorso.
Post by giorgioun parlamentare è comprensibile faccia questi errori, gli addetti no
giorgio
Come, come? Uno scrive una legge (non importa se direttamente o meno per me
esiste la "colpa in eligendo" anche per i politici) che determinerà la sorte
di milioni di persone (nel tempo) ed è comprensibile che faccia degli
errori; mentre un soccorritore (con 16 ore di formazione) durante
un'emergenza non può sbagliare (purché in buona fede e seguendo le prassi
comuni)?
Ora capisco perché abbiamo una classe politica inetta!
Sicuramente quando abbiamo situazioni di emergenza (di qualsiasi genere,
vedi anche il recente caso dell'A3) non è mai colpa di chi doveva studiare,
programmare, normare, stanziare fondi, vigilare che questi fossero impiegati
(e invece li ha fatti finire nelle tasche di qualche amico), ma sicuramente
di qualche povero Cristo (soccorritore) che non si è dato da fare
abbastanza!!
Giorgio ma ... cosa diavolo scrivi?
Proprio TU che continui a ripetermi che i politici fanno le cose per denaro
e voti?
Norbert